IL DISTURBO BIPOLARE
Il disturbo bipolare denominato classicamente psicosi maniaco-depressiva è un disturbo dell'umore che provoca cambiamenti repentini dell'umore e della capacità di pensare con chiarezza.
È un disturbo cronico e ricorrente e rappresenta ancora oggi una continua sfida sia per la medicina che per la psicologia. Nonostante la crescente efficacia delle cure terapeutiche disponibili. Si tratta infatti di un disturbo complesso e colpisce circa il 3% delle persone nell’arco della vita. L'età media di esordio è di circa 25 anni e colpisce allo stesso modo uomini e donne. Si associa frequentemente anche ad altri disturbi psicologici come per esempio al disturbo di personalità borderline. Le persone con disturbo bipolare sperimentano stati d'animo alti e bassi, noti come mania e depressione, che differiscono dai tipici alti e bassi che la maggior parte delle persone vive normalmente. Se non adeguatamente trattato, il disturbo bipolare di solito peggiora. Tuttavia, con un buon percorso terapeutico che include psicoterapia, farmaci e uno stile di vita sano, molte persone convivono bene con questa condizione. |
I SINTOMI DEL DISTURBO BIPOLARE
I sintomi e anche la loro gravità possono variare. Perché una persona con disturbo bipolare può avere sia stati maniacali o depressivi distinti, ma può anche avere periodi prolungati, a volte di anni, senza sintomi. Inoltre una persona può anche sperimentare entrambi gli estremi contemporaneamente o in rapida sequenza.
Gravi episodi bipolari di mania o depressione possono includere sintomi psicotici come allucinazioni o deliri. Di solito, questi sintomi psicotici rispecchiano l'umore estremo di una persona.
Le persone con disturbo bipolare che hanno sintomi psicotici possono essere diagnosticate erroneamente come affette da schizofrenia.
Gravi episodi bipolari di mania o depressione possono includere sintomi psicotici come allucinazioni o deliri. Di solito, questi sintomi psicotici rispecchiano l'umore estremo di una persona.
Le persone con disturbo bipolare che hanno sintomi psicotici possono essere diagnosticate erroneamente come affette da schizofrenia.
COME SI MANIFESTA IL DISTURBO BIPOLARE
La sintomatologia del disturbo bipolare presenta due poli opposti che si alternano: da un lato la fase ipomaniacale o mania e dall’altro la fase di depressione.
1. La fase ipomaniacale - mania del disturbo bipolare
Per essere diagnosticato come disturbo bipolare, una persona deve aver sperimentato almeno un episodio di mania o ipomania.
L'ipomania è una forma più lieve di mania. Infatti le persone con ipomania spesso possono anche funzionare bene in situazioni sociali e lavorative.
Succede a volte che alcune persone con disturbo bipolare riportino episodi di mania o ipomania molte volte nel corso della loro vita. Altre volte invece questi episodi sono sperimentati solo raramente.
Sebbene alcune volte, chi vive un disturbo bipolare, possa sentirsi bene durante lo stato maniacale, specialmente se si manifesta dopo la depressione, l’eccitazione è eccessiva e non controllabile. Inoltre lo stato emozionale può diventare rapidamente irritabile, il comportamento imprevedibile e l’esame della realtà compromesso. Per questo durante le fasi maniacali, si diviene impulsivi e si perde il controllo facilmente. In altre parole si prendono decisioni sconsiderate e si corrono rischi insoliti.
La maggior parte delle volte, non si è consapevoli delle conseguenze negative delle proprie azioni.
L'ipomania è una forma più lieve di mania. Infatti le persone con ipomania spesso possono anche funzionare bene in situazioni sociali e lavorative.
Succede a volte che alcune persone con disturbo bipolare riportino episodi di mania o ipomania molte volte nel corso della loro vita. Altre volte invece questi episodi sono sperimentati solo raramente.
Sebbene alcune volte, chi vive un disturbo bipolare, possa sentirsi bene durante lo stato maniacale, specialmente se si manifesta dopo la depressione, l’eccitazione è eccessiva e non controllabile. Inoltre lo stato emozionale può diventare rapidamente irritabile, il comportamento imprevedibile e l’esame della realtà compromesso. Per questo durante le fasi maniacali, si diviene impulsivi e si perde il controllo facilmente. In altre parole si prendono decisioni sconsiderate e si corrono rischi insoliti.
La maggior parte delle volte, non si è consapevoli delle conseguenze negative delle proprie azioni.
2. La fase depressiva - depressione del disturbo bipolare
Le fasi depressive del disturbo bipolare sono spesso molto debilitanti, al punto che la persona potrebbe non essere in grado di alzarsi dal letto. Inoltre nella fase di depressione alcuni hanno difficoltà a dormire- insonnia, mentre altri dormono molto più del solito- ipersonnia. Soprattutto si ha difficoltà a prendere decisioni anche le più semplici. In aggiunta a questo, sono presenti forti pensieri ossessivi di perdita, fallimento personale, senso di colpa o impotenza.
Questi meccanismi cognitivi negativi, possono essere molto pericolosi, al punto da portare a pensieri di suicidio.
Per fare diagnosi di fase depressiva nel disturbo bipolare questi sintomi che ostacolano il funzionamento della persona, devono essere presenti quasi ogni giorno per un periodo di almeno due settimane.
La depressione associata al disturbo bipolare può essere più difficile da trattare e richiede un programma di trattamento strettamente personalizzato.
Questi meccanismi cognitivi negativi, possono essere molto pericolosi, al punto da portare a pensieri di suicidio.
Per fare diagnosi di fase depressiva nel disturbo bipolare questi sintomi che ostacolano il funzionamento della persona, devono essere presenti quasi ogni giorno per un periodo di almeno due settimane.
La depressione associata al disturbo bipolare può essere più difficile da trattare e richiede un programma di trattamento strettamente personalizzato.
LE CAUSE DEL DISTURBO BIPOLARE
Alle cause del disturbo bipolare contribuiscono diversi fattori. Questo disturbo infatti pare essere condizionato da fattori genetici, biologici e psicologici.
GENETICHE
Pare che le possibilità di sviluppare il disturbo bipolare aumentino quando i genitori o i fratelli di un bambino hanno questo tipo di disturbo. Ovviamente il ruolo della genetica non è assoluto. Infatti ci sono situazioni in cui un bambino pur vivendo in una famiglia con una storia di disturbo bipolare potrebbe non svilupparlo mai.
Come per esempio dimostrano alcuni studi fatti sui gemelli monozigoti.
Infatti all’inizio i primi ricercatori hanno studiato il rapporto tra disturbo bipolare e genetica, proprio perché tale disturbo risultava essere più frequente tra i familiari di una persona già affetta rispetto alla popolazione generale. Tuttavia, gli studi sui gemelli monozigoti, cioè che possiedono un corredo genetico identico, dimostrarono che non sempre tutti e due i gemelli sviluppavano la malattia e che i geni, quindi, non erano l'unica causa.
STRESS
Un evento stressante come un lutto in famiglia, una malattia, una relazione difficile, un divorzio o problemi finanziari possono innescare un episodio maniacale o depressivo. Pertanto, anche la gestione dello stress da parte di una persona può svolgere un ruolo nello sviluppo della malattia.
STRUTTURA E FUNZIONE DEL CERVELLO
Dopo decenni di ricerche a oggi la patogenesi del disturbo bipolare non è ancora stata scoperta. Ma attualmente seppur non sia del tutto chiaro, pare che ci siano meccanismi che coinvolgono i neuroni e le loro complesse reti sinaptiche. Le aree cerebrali implicate maggiormente sembrano essere quelle responsabili della regolazione delle emozioni, del tono dell’umore e dei livelli di energia.
Infatti, nonostante le scansioni cerebrali attraverso la RM o Risonanza Magnetica non possano diagnosticare il disturbo bipolare, ma sono state identificate sottili differenze nell'attivazione di queste aree.
PSICOLOGICHE
Nelle persone che soffrono di disturbo bipolare il trauma infantile è molto frequente. Infatti è stata riscontrata il più delle volte la presenza di esperienze traumatiche infantili e una storia di vita costellata di gravi abusi fisici o emotivi.
GENETICHE
Pare che le possibilità di sviluppare il disturbo bipolare aumentino quando i genitori o i fratelli di un bambino hanno questo tipo di disturbo. Ovviamente il ruolo della genetica non è assoluto. Infatti ci sono situazioni in cui un bambino pur vivendo in una famiglia con una storia di disturbo bipolare potrebbe non svilupparlo mai.
Come per esempio dimostrano alcuni studi fatti sui gemelli monozigoti.
Infatti all’inizio i primi ricercatori hanno studiato il rapporto tra disturbo bipolare e genetica, proprio perché tale disturbo risultava essere più frequente tra i familiari di una persona già affetta rispetto alla popolazione generale. Tuttavia, gli studi sui gemelli monozigoti, cioè che possiedono un corredo genetico identico, dimostrarono che non sempre tutti e due i gemelli sviluppavano la malattia e che i geni, quindi, non erano l'unica causa.
STRESS
Un evento stressante come un lutto in famiglia, una malattia, una relazione difficile, un divorzio o problemi finanziari possono innescare un episodio maniacale o depressivo. Pertanto, anche la gestione dello stress da parte di una persona può svolgere un ruolo nello sviluppo della malattia.
STRUTTURA E FUNZIONE DEL CERVELLO
Dopo decenni di ricerche a oggi la patogenesi del disturbo bipolare non è ancora stata scoperta. Ma attualmente seppur non sia del tutto chiaro, pare che ci siano meccanismi che coinvolgono i neuroni e le loro complesse reti sinaptiche. Le aree cerebrali implicate maggiormente sembrano essere quelle responsabili della regolazione delle emozioni, del tono dell’umore e dei livelli di energia.
Infatti, nonostante le scansioni cerebrali attraverso la RM o Risonanza Magnetica non possano diagnosticare il disturbo bipolare, ma sono state identificate sottili differenze nell'attivazione di queste aree.
PSICOLOGICHE
Nelle persone che soffrono di disturbo bipolare il trauma infantile è molto frequente. Infatti è stata riscontrata il più delle volte la presenza di esperienze traumatiche infantili e una storia di vita costellata di gravi abusi fisici o emotivi.
TRATTAMENTO DEL DISTURBO BIPOLARE
La Psicoterapia individuale Psicodinamica associata al trattamento farmacologico costituisce il miglior trattamento per il disturbo bipolare.
Soprattutto se la lunga durata del disturbo o le frequenti e gravi ricadute hanno causato conflitti in famiglia, perdita dell’autostima e della sicurezza, problemi con gli amici e sul lavoro.
Le linee guida indicano la psicoterapia psicodinamica come l’unica efficace.
Vi è comune consenso sul fatto che la psicoterapia deve avere obiettivi più ampi rispetto al semplice tamponamento sintomatologico dovuto agli psicofarmaci.
Dovrebbe infatti includere l'identificazione degli eventi stressanti, migliorare il funzionamento familiare e consentire l'elaborazione dell'impatto della malattia sulla persona e sugli altri.
La psicoterapia risana e sostiene nel dare senso in qualche modo alla confusione, aiuta ad elaborare i sentimenti e i pensieri che impauriscono, restituisce un certo controllo e la possibilità di imparare da tutto questo.
Infine, ma non per questo meno importante, è necessario avere uno stile di vita regolare eliminando quei comportamenti che facilitano la comparsa di nuovi episodi.
Soprattutto se la lunga durata del disturbo o le frequenti e gravi ricadute hanno causato conflitti in famiglia, perdita dell’autostima e della sicurezza, problemi con gli amici e sul lavoro.
Le linee guida indicano la psicoterapia psicodinamica come l’unica efficace.
Vi è comune consenso sul fatto che la psicoterapia deve avere obiettivi più ampi rispetto al semplice tamponamento sintomatologico dovuto agli psicofarmaci.
Dovrebbe infatti includere l'identificazione degli eventi stressanti, migliorare il funzionamento familiare e consentire l'elaborazione dell'impatto della malattia sulla persona e sugli altri.
La psicoterapia risana e sostiene nel dare senso in qualche modo alla confusione, aiuta ad elaborare i sentimenti e i pensieri che impauriscono, restituisce un certo controllo e la possibilità di imparare da tutto questo.
Infine, ma non per questo meno importante, è necessario avere uno stile di vita regolare eliminando quei comportamenti che facilitano la comparsa di nuovi episodi.