DISTURBO OSSESSIVO COMPULSIVO, LA TRAPPOLA DEL DUBBIO
Nella nuova classificazione dei Disturbi Psichici, il Disturbo Ossessivo Compulsivo, non è più considerato un Disturbo d'Ansia.
Infatti, il Disturbo Ossessivo-Compulsivo e i Disturbi da Stress Correlati (Disturbo Post-Traumatico da Stress e Disturbo da Stress Acuto), che nel DSM-IV-TR rientravano nel gruppo dei Disturbi d’Ansia, in questa nuova versione del DSM sono classificati all'interno di un’entità nosografica autonoma assieme ad altri disturbi ad esso correlati (Obessive-Compulsive and Related Disorders). I Disturbi legati allo Spettro Ossessivo Compulsivo sono molto invalidanti e si caratterizzano per la presenza di pensieri ossessivi associati a compulsioni con particolari azioni o rituali da eseguire. Chi ne soffre è intrappolato nel dubbio ossessivo e si sente obbligato ad agire o pensare attraverso il controllo e per questo cerca di contrapporsi e di resistere. L’incidenza massima si ha tra i 15 e i 25 anni, ma può comparire sin dall'infanzia. Colpisce circa il 2-2,5% della popolazione generale, in Italia, sono circa 800.000 le persone colpite da Disturbo Ossessivo Compulsivo. Può compromettere il funzionamento in diverse aree della vita, interferendo con le attività del quotidiano e comportando una marcata sofferenza. Tende a cronicizzarsi nel tempo, anche se con fasi altalenanti di miglioramento e di peggioramento. |
COSA SONO LE OSSESSIONI E LE COMPULSIONI
Le Ossessioni sono delle idee fisse e irrazionali che si presentano ripetutamente nella mente, come per esempio: “Sono sporco”… “Posso essere contaminato se tocco qualcosa”… Oppure di notte “Non ho chiuso il gas” ecc.
Le compulsioni sono dei rituali, ossia gesti ripetitivi che servono per sedare l’Ansia e non si può fare a meno di compiere.
Fondamentalmente, alla base del Disturbo Ossessivo Compulsivo, prevale il tentativo di controllare una paura e/o il pensiero, attraverso l’uso di rituali, formule o compulsioni.
Paradossalmente, più si cerca di controllare i pensieri, cercando di scacciarli o controllarli e più se ne perde il controllo.
Le compulsioni sono dei rituali, ossia gesti ripetitivi che servono per sedare l’Ansia e non si può fare a meno di compiere.
Fondamentalmente, alla base del Disturbo Ossessivo Compulsivo, prevale il tentativo di controllare una paura e/o il pensiero, attraverso l’uso di rituali, formule o compulsioni.
Paradossalmente, più si cerca di controllare i pensieri, cercando di scacciarli o controllarli e più se ne perde il controllo.
DISTURBO OSSESSIVO COMPULSIVO - TIPOLOGIE DI RITUALI
I rituali del Disturbo Ossessivo Compulsivo possono essere classificati come:
- Preventivi - Orientati al futuro per evitare che succeda qualcosa: lavarsi le mani per paura di essere contaminati… Evitare il calpestio delle fughe di separazione… Allineare perfettamente gli oggetti nel loro insieme, in angolazioni perfette, ecc.
- Propiziatori - Superstizione eccessiva o “pensiero magico” per far si che succeda o si eviti qualcosa… Salire una scala o entrare in una stanza sempre e solo con un piede anziché l’altro… Un sistema di conto specifico (contare in gruppi di quattro, sistemare le cose in gruppi di tre, sistemare gli oggetti in insiemi pari o dispari)… Impostare limiti specifici ad azioni in corso… Raggiungere la propria auto con dodici passi, ecc.
- Riparatori - Orientati al passato, per riparare qualcosa che è già accaduta… Controllare ripetitivamente che la macchina parcheggiata sia ben chiusa a chiave prima di lasciarla… Accendere e spegnere le luci un certo numero di volte prima di uscire da una stanza… Lavarsi ripetitivamente le mani a intervalli regolari durante il giorno, ecc.
TRATTAMENTO
Un’efficace Trattamento per il Disturbo Ossessivo-Compulsivo è la Psicoterapia, che consente di lavorare sia sull'Ansia che sul pensiero, intervenendo sul controllo e sulle dinamiche interiori che lo determinano.
BIBLIOGRAFIA
- American Psychiatric Association, DSM 5 Development
- Mataix-Cols, D., Frost, R.O., Petrusa, A., Clark, L.A., Saxena, S., Leckman, J.F., Stein, DJ.,
- Matsunaga, H., Wilhelm, S. (2010). Hoarding disorder: a new diagnosis for DSM-V Depression and Anxiety, 27 (6) , 556-572.